Siksasamuccaya è, come vuole il titolo, una «raccolta di istruzioni» e insegnamenti rivolti a un giovane discepolo buddhista del Grande Veicolo, che si prefigge di raggiungere l'Illuminazione per condurre tutte le creature alla salvezza. Il volume si presenta come una ricca antologia in prosa che riporta brani (in molti casi giunti a noi solo grazie a questo libro) da circa un centinaio di testi sacri del Grande Veicolo (Mahayana), il tipo di buddhismo oggi vivo nell'Estremo Oriente, in Cina, Giappone e in parte in Tibet. L'opera è preziosa per comprendere da vicino tutto il percorso interiore, morale e conoscitivo, del Santo buddhista, il Bodhisattva: un ideale di santità che, per la sua libertà di pensiero, il suo potere di abnegazione e di sacrificio, è stato molte volte paragonato alla figura del Cristo e inteso come ""il Cristo ancora sconosciuto del buddhismo"". Capolavoro in prosa di Santideva, Il cammino dei Bodhisattva si presenta – grazie alla sua leggibilità – come un prezioso vademecum per il praticante buddhista del terzo millennio e per quanti vogliono accostarsi al messaggio del Buddha con l'intento di coglierne quei significati che ne fanno ancora oggi un percorso attuale di perfezionamento interiore.
L'autore: Santideva (VII-VIII secolo d.C.), mistico indiano, fu uno dei più importanti poeti buddhisti. Principe ereditario di un piccolo regno del Gujarat, rinunciò al trono dopo aver sognato uno dei più grandi angeli del buddhismo, Manjusri, che lo esortò a divenire monaco. Scrisse In cammino verso la luce (Bodhicaryavatara), un'opera poetica pubblicata in italiano grazie alla traduzione compiuta dal sanscrito da Giuseppe Tucci (1939) e poi da Amalia Pezzali (1985) e tradotta in molte altre lingue europee.
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