Accompagnare un essre unmano al lite estremo della vita, essere testimone partecipe ed empatico del momento del trapasso è un'esperienza fonadmentale, che cambia radicalmente la visione dell'esistenza, e quindi il modo di vivere di chi non ha paura di connettersi con gli altri e con il loro dolore.
Dopo essere stato per anni "seduto sul precipizio della morte" allo Zen Hospice di San Francisco di cui è stato cofondatore, nel suo nuovo e attesissimo libro, Frank Ostaseski rivolge al lettore cinque "inviti" che scaturiscono, oltre che da numerosi vicissitudini personali, talvolta drammatiche, dai racconti di tanti pazienti terminali che, dialogando con lui -maestro di cre compassionevoli- si sono confrontati da vicino con la morte. "Non aspettare": non sprecare il tempo, non rinunciare a vivere ogni momento della vita in maniera consapevole. "Accogli tutto, non respingere nulla": sii aperto e ricettivo al mondo esterno, con la mente e con il cuore. "Portanell'esperienza tutto te stesso": accetta ogni parte interiore, sii completo anche se imperfetto. "Impara a riposare nel pieno dell'attività": in ogni situazione quotidiana, cerca di ritagliarti dei momenti di pausa, silenzio, distacco, per poterti incontrare con te stesso. "Coltiva la mente che non sa": sii curioso e affina la tua capacità di sorprenderti e meravigliarti.
In pagine dense di emozioni e di ricordi, illuminate da citazioni colte e dalla grazia della semplicità, Ostaseski traccia un percorso di consapevolezza, accessibile a tutti noi, la cui meta finale è quella di farci capire che vita e morte sono inseparabili ed acquistano il loro senso una dall'altra e che ogni morte è qualcosa di utile e significativo, una preziosa opportunità di saggezza e guarigione, non solo per chi muore ma anche per coloro che continuano a vivere. Perché "la morte è molto più di un evento medico. E' un tempo di crescita, un momento di trasformazione che ci apre alle più profonde dimensioni della nostra umanità. La morte riveglia la presenza, cioè un'intimità con noi stessi e con tutto ciò che è vivo".