Si accosta l'etica della meditazione in modo originale e sperimentale, in un confronto stimolante tra scienza e coscienza facendo luce sul rapporto fecondo tra buddhismo e occidente attraverso le pratiche meditative. La meditazione non è qui presentata come una pratica ascetica, riservata a pochi eletti, ma incarnata nella vita comune; non una pratica di isolamento, un percorso interno al proprio ombelico ma un processo che conduce a una forma intelligente di altruismo.