Un racconto commovente, una terribile accusa della cecità e dell'ignoranza del governo cinese in Tibet. La sconvolgente testimonianza di Palden Gyatso, il monaco tibetano la cui esistenza ha imboccato una tragica svolta nel 1959, a seguito delle persecuzioni attuate dagli invasori. Incarcerato, torturato, costretto a subire le più tremende umiliazioni fisiche e morali, una volta liberato, ha potuto diffondere la sua denuncia e lanciare al mondo, per conto del suo popolo, un acutissimo grido di dolore. Con una prefazione del Dalai Lama.
Contiene un inserto fotografico in b/n