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A
- Aggregati
Sono i cinque componenti psicofisici di un essere: corpo (anche detto forma), sensazioni, percezioni, formazioni mentali, coscienza.
AkuZio paterno. Questo termine è impiegato nell’uso corrente non solo per designare un vero zio, ma anche come titolo di cortesia dato a un uomo di una certa importanza.
AlakA nordest del Tibet, nella regione di Amdo, del Kuru-nor, ecc., il titolo alak corrisponde all’incirca a quello di Lama. I semplici monaci sono chiamati Aka invece di chëma che è il modo corrente di chiamarli nel Tibet centrale.
AmoreDesiderare che tutti possano essere felici e possano avere le cause della felicità.
AmphangSpecie di tasca formata sul petto dall’ampia veste dei tibetani che è prima leggermente rialzata, poi stretta in vita da una cintura. L’abito non ha altre tasche.
AmritaUna sostanza benedetta che può portare la guarigione spirituale o fisica.
AngkurIniziazione; o meglio “comunicazione di potere” .
AniZia. Nome dato alle religiose del clero inferiore che non hanno il diritto al titolo di Tetsung Koshog o, più brevemente, Ketsunma. Per estensione questo titolo è dato anche alle spose dei trapa sposati. Le mogli dei Lama di alto rango sono chiamate sang-yum, madre segreta.
ArhatColui che ha distrutto i nemici interiori, intendendo in realtà il superamento delle afflizioni mentali. Queste sono classificate in vari modi: tre radici, sei principali, venti secondarie, fino alla suddivisione in ottantaquattromila.
AryaL’Essere nobile o superiore: gli esseri che hanno realizzato la visione diretta della vacuità, la realtà ultima dei fenomeni.
Arya BodhisattvaL’Essere che possiede la motivazione della mente illuminata e che ha realizzato direttamente la vacuità.
Arya SanghaAmico spirituale superiore. Indica l’essere che ha realizzato direttamente la visione di vacuità. Spesso il termine Sangha viene usato per indicare un gruppo o comunità di praticanti del buddhismo.
Atisa (Atisha)Maestro indiano discepolo del Venerabile Serlingpa. Particolarmente attivo nella diffusione dell’insegnamento in Tibet dove, invitato dal re Cianciub Od, trascorse il resto della sua vita. Compose il testo “Lampada del Sentiero” sulla base del quale molti autorevoli maestri della tradizione Gelugpa composero gli insegnamenti Lamrim.
AvalokitesvaraDeità della compassione.
B
- Banag Gompa
“Banag”, tenda nera nel dialetto tibetano. Si tratta di un monastero che, invece di essere di pietra, è formato da tende che si spostano secondo le stagioni.
BardoSecondo i tibetani, nel periodo variabile che passa tra la morte e la reincarnazione di un essere, lo spirito del defunto resta sprofondato in uno stato di semi-incoscienza. Contempla visioni fantastiche, vede aprirsi davanti a lui diverse strade delle quali può distinguere il termine e che conducono a mondi diversi. In preda all’incertezza e al torpore, lo spirito vagabonda con la memoria nelle situazioni vissute nella vita precedente e desidera provarle nuovamente. Così, tra le allucinazioni, cerca la strada che lo condurrà a una reincarnazione che gli dia un senso. I Lama dichiarano che le visioni da loro contemplate e tutto il dramma della traversata del bardo sono di natura puramente soggettiva. I diversi episodi e le forme riflettono le fedi e i sentimenti che furono del defunto nella vita passata. La traduzione “spirito dei morti” è inesatta. Il termine spirito è impiegato in mancanza di un altro più adeguato. Si tratta in realtà della facilità di aver coscienza delle cose: namches, abbreviazione di nampar crespa. Questa coscienza è oscura e piena di allucinazioni nella maggior parte dei morti. Resta, invece, perfettamente chiara in chi ha praticato un esercizio spirituale appropriato e che è morto senza perdere coscienza. Bardo significa “tra i due”, cioè tra la morte e una nuova nascita.
BhiksuMonaco buddhista che ha preso 253 voti. La pratica del bhiksu è uguale sia per la tradizione hinayana sia per quella mahayana.
BhumiTradotto in italiano come terreno, indica in realtà uno stato mentale che ha la conoscenza diretta della vacuità basata sulla motivazione altruistica. Sono dieci livelli di realizzazione ottenuti progressivamente in accordo agli ostacoli che vengono via via abbandonati sul percorso verso l’Illuminazione.
BodhgayaIl luogo dell’India dove avvenne l’Illuminazione del Buddha. Mille Buddha compariranno nel mondo con il Corpo dell’Emanazione, raggiungeranno l’Illuminazione a Bodhgaya e beneficeranno gli esseri, come accadde con Buddha Sakyamuni.
BodhicittaBodhi, Illuminazione e Citta, mente. Mente dell’Illuminazione. Vi sono due tipi principali: Bodhicitta dell’aspirazione e dell’impegno. Inoltre viene divisa in Bodhicitta convenzionale e ultima.
BodhisattvaEssere molto avanzato nella perfezione spirituale, capace di diventare un Buddha nella sua incarnazione successiva e anche di produrre incarnazioni da se stesso. Sono tulku che contribuiscono alla felicità degli esseri.
BodhisattvacharyavataraOpera in dieci capitoli del Venerabile Pandita Shantideva.
BuddhaIndica un Essere illuminato. Il concetto di Illuminazione presuppone il superamento di due livelli di ostacoli, gli ostacoli delle afflizioni e gli ostacoli all’onniscienza. Il concetto di onniscienza prevede uno stato mentale di conoscenza del quinto livello del sentiero del Bodhisattva percorrendo i dieci Bhumi.
BuddhadharmaIndica gli insegnamenti e le pratiche. E’ chiamato anche Sentiero Buddhadharma.
BuddhapalitaPandita appartenente alla scuola Madhyamika. Frequentò l’Università Nalanda. Fu fondatore della scuola di Madhyamika Prasangika.
BuddhitàSinonimo di Illuminazione finale; dello stato di Buddha.
C
- Chandrakirti
Pandita indiano che appartenne alla scuola Madhyamika. Frequentò l’Università Nalanda, di cui fu anche l’abate. Compose il commentario sulla visione della scuola Madhyamika Prasangika, basata sui testi di Nagarjuna.
ChapeMinistro, membro del Consiglio di Stato. Letteralmente, chape è un’abbreviazione che significa: uomo dai piedi di loto.
Che KyongProtettori della religione. Spesso si tratta di demoni soggiogati da un mago e costretti a impegnarsi per giuramento a proteggere i fedeli.
ChelingoIl capo eletto di un monastero che ne assume la direzione. I grandi Lama, signori di monasteri, non si occupano della loro amministrazione.
ChenresiNome di un Bodhisattva che simboleggia la bontà e la compassione infinita. Occupa, nel pantheon dei Lama, un rango molto più elevato di quello degli dei. E’ il patrono del Tibet. Il Dalai Lama è considerato uno dei suoi avatara.
ChepaMembro del clero. Letteralmente “uomo di religione” .
ChortenMonumenti religiosi.
Continuum mentaleIndica la continuità della coscienza di un individuo che prosegue senza interruzioni di vita in vita.
Cuntang Jampel YangMaestro tibetano molto popolare nel suo paese, originario della regione dell’Amdo, autore di molti testi.
D
- Dakini
(lett.)Fate.
Dalai LamaOceano di saggezza, termine originariamente mongolo conferito a Sonam Gyatso, il terzo in successione delle reincarnazioni. Il primo fu Ghedun Dup, il secondo Ghedun Gyatso. L’attuale Dalai Lama, Tenzin Gyatso, il quattordicesimo, nacque nel 1935. Fuggì in India in seguito all’invasione cinese nel 1959. Nel 1989 gli fu conferito il premio Nobel per la pace.
DharmaNel Buddhismo, Dharma indica gli insegnamenti del Buddha sull'origine del dukkha (la sofferenza) o la pratica di tali insegnamenti e, di conseguenza, il Buddhismo stesso. Il Dharma è una legge universale che regola il funzionamento del mondo, e che il Buddhismo s'impegna a trasmettere e spiegare, sin dal primo discorso pubblico del Buddha (Dharmaçakrapravartana). Il Dharma è simboleggiato da una ruota, il dharmaçakra.
Il discorso di Dharma è un discorso pubblico tenuto da un maestro buddhista, sugli insegnamenti del buddhismo stesso. I maestri buddhisti tengono regolarmente discorsi di Dharma.
Il termine dharma, sempre nel Buddhismo, quando scritto con l'iniziale minuscola, indica anche i diversi fenomeni osservabili, ovvero: tutti gli oggetti conoscibili, quelli della mente, gli oggetti materiali, le regole e le tradizioni religiose e i comportamenti virtuosi.DharmakayaCorpo della Conoscenza. Indica lo stato della mente onnisciente di Buddha che ha la visione della vacuità diretta.
DivinitàLe manifestazioni degli esseri che rappresentano simbolicamente alcune qualità dell’Illuminazione. A volte può indicare anche esseri ordinari, non illuminati.
DohäUn canto religioso composto in modo del tutto spontaneo da un praticante del Vajrayäna; in genere si tratta di un verso composto da nove sillabe.
DokpaPastori che vivono sotto le tende in mezzo alle greggi.
DorjePiccolo scettro rituale (vedi anche voce Vajra).
Draciombavedi "Arhat"
DrepungMonastero tibetano che ospita circa 3500 monaci attualmente situato nel Sud dell’India. Il monastero originario si trovava in Tibet e prima dell’invasione ospitava circa 7700 monaci.
Drom TompaMaestro tibetano, praticante laico Upasaka. Fu discepolo di Atisa.
DubthobSaggio che compie miracoli.
DungchenTrombe telescopiche, usate durante le cerimonie.
E
- Ensawa Losang Dondup
E’ la prima delle diverse reincarnazioni del Panchen Lama.
Essere senzienteCon questo termine si indicano tutti gli esseri viventi che hanno una coscienza. Si usa per indicare gli esseri non illuminati.
G
- Gaden
Monastero tibetano situato nel sud dell’India. Ospita attualmente 2300 monaci. In Tibet, prima dell’invasione, ospitava 3300 monaci.
Gaden Lha GhiamaTesto tradizionale tibetano, letteralmente significa Le Cento Divinità di Tushita.
GanthaLa campana (o gantha) è lo strumento musicale più usato nei rituali del buddismo tibetano. Nei monasteri, infatti, i monaci - che ritengono che il suo suono allontani gli spiriti malvagi - la tengono nella mano sinistra mentre nella destra tengono un dorje. La funzione del suono della campana durante i rituali religiosi consiste principalmente nell’evitare che gli spiriti maligni violino l’area nella quale si svolge il rito religioso.
GarbaNome dato dai tibetani alle dimore spesso principesche che i Lama Tulku posseggono dentro le cinta dei monasteri.
GarponAgente commerciale e capo dei mercanti nelle città straniere dove i tibetani posseggono filiali.
GegenMonaco professore.
GhelongVedi "bhiksu"
GhesceTitolo di studio corrispondente al dottorato in filosofia, attribuito ai monaci al termine degli studi nei collegi monastici della tradizione del buddhismo tibetano. Ci sono tre livelli di Ghesce: Dorampa, Tsogrampa e ultimo, più alto titolo, è Lharampa.
Ghesce Ben KungyelGhesce della tradizione Kadampa.
GomchenEremiti contemplativi.
GompaMonastero, tempio.
GurmaCanti religiosi.
GuruTermine sanscrito, che sta per Maestro (sia il proprio sia, in senso lato, tutti i Buddha)
Guru YogaUna pratica nella quale si visualizza il proprio Guru, verso il quale di coltiva devozione, si seguono gli esercizi di purificazione, ricevendo da lui benedizioni.
GyalinStrumento musicale, simile all'oboe.
GyalsenLetteralmente “segno di vittoria”. Sono solitamente ornamenti dorati e di forma conica o cilindrica che si restringono verso l’estremità e che si mettono sui tetti dei templi o dei palazzi dei grandi Lama.
Gyalwa Kelsan GyatsoNome del VII Dalai Lama, nato in Lithang; dopo aver studiato profondamente, raggiunse la completa conoscenza di sutra e tantra. Autore di moltissimi libri importanti e famosi
GyeParte che spetta a ogni membro del monastero sugli introiti di questo e sui doni fatti dai fedeli.
GyelmoRegina, titolo dato molto liberamente alle donne di tutti i capi che si chiamano gyelpo.
GyelpoRe, principe regnante: titolo di certi capi tibetani. Letteralmente significa “vittorioso”
GyelseFiglio del gyelpo.
GyudpaMonaco appartenente al collegio di rituale o di magia.
H
- Heruka
Divinità di meditazione del Supremo Yoga Tantra.
HinayanaSentiero piccolo o inferiore. Insegnamento nel quale si evidenzia l’impirtanza della motivazione della rinuncia, aspirando soprattutto alla liberazione dalle sofferenze personali, praticando principalmente i tre addestramenti superiori. Ha due principali sentieri: Sravaka e Pratyeka.
I
- Illuminazione
Buddhità, la condizione di un Buddha.
ImpermanenzaIndica la natura transitoria e momentanea dei fenomeni composti e dipendenti dalle cause e condizioni. E’ il contrario di permanente, eterno.
IniziazioneTrasmissione di potere che permette di ricevere e di praticare gli insegnamenti del Tantra.
J
- Jagspa
Briganti a cavallo, spesso numerosi e bene armati, che tendono imboscate sulle strade.
JampaVedi "amore"
JampejangIl mistico signore della scienza e dell’eloquenza, patrono dei letterati.
Je RimpoceAppellativo onorifico di Lama Tzong Khapa, il fondatore dell’ordine dei berretti gialli (Ghelugpa).
JowoSignore. Titolo inferiore a quello di Rimpoce, talvolta dato agli eremiti e ai maghi che appartengono al clero. Equivale all’incirca a quello di swami utilizzato in India, ma si impiega molto meno di frequente.
JuwaLo sterco secco impiegato come combustibile.
K
- Kabze
Dolce fritto nel burro e nell’olio.
KalachacraLetteralmente "Ruota del Tempo"; insegnamenti e pratiche meditative molto avanzate nel sentiero Mahayana.
KanglinFlauto ricavato da un femore umano che utilizzano certi neljorpa; ma questo nome è dato, per estensione, a tutti i flauti o corni di metallo.
Kangyur“Parole tradotte”. E’ l’insieme delle scritture canoniche del Tibet, tradotte dal sanscrito.
KarbesDieta in bianco, cioè pura che esclude carne e pesce.
KarmaLetteralmente "azione". La teoria della casua-effetto, in cui ogni azione di corpo, parola e mente produce un risultato, in particolare crea impronte mentali nella coscienza.
KhataSciarpa che si regala in segno di rispetto o di semplice cortesia per augurare buon viaggio, accogliere ospiti, sollecitare un favore, ecc. .
KudagNobile.
Kunshog Sumi Tre Rari, equivalente al sanscrito Tri Ratna, Tre Gioielli, cioè il Buddha, la sua dottrina e l’ordine religioso o, seguendo un uso più generale fra i letterati, non la massa indistinta di tutti i monaci, ma l’elite dei veri discepoli che ha raggiunto la comprensione della dottrina e l’illuminazione spirituale o per lo meno che si dirige verso questa.
KyangAsino selvaggio, onagro, di cui esistono due specie in Tibet. Una col pelo striato di nero come le zebre, l'altra di pelo rossiccio uniforme. Il primo si trova soprattutto nel Tibet meridionale, il secondo nel nord.
KyilkhorDiagramma
L
- Lam Rim
Un testo composto da Lama Tsong Khapa, che delinea gli stadi del sentiero per l'Illuminazione.
LamaUn insegnante della tradizione tibetana che ha raggiunto delle realizzazioni (lett. Essere con qualità straordinarie)
Lame NalgiorVedi "guru yoga"
LhakhangStanza dove si trova l'altare familiare con una o più statuette o quadri rappresentanti il Buddha, i santi Lama o le divinità simboliche del pantheon lamaico. Su questo altare, costruito in forma di biblioteca, sono posti anche i libri sacri in possesso della famiglia. Letteralmente il termine significa "casa di un dio".
LotsawaTraduttore.
Lung(vedi) Prana
M
- Mahamudra
Letteralmente "Grande Sigillo"; insegnamenti e pratiche meditative molto avanzate del sentiero Mahayana.
MahayanaLetteralmente "Grande Veicolo". Denominazione delle scuole del Buddhismo Settentrionale, caratterizzate dall'ideale del Bodhisattva.
MäläUn rosario di pietre o altro materiale (legno, osso, ecc.) usato per la pratica della recitazione del Mantra; in genere una mälä è composta da 108 pietre.
MandalaDiagramma che simboleggia l'intero universo, usato nelle pratiche meditative.
MantraParole sacre infuse di potere, generalmente in sanscrito.
Mi nagUomo nero, uomo oscuro, cioè non illuminato in ambito religioso.
Mima YinLetteralmente "non uomini", una delle sei classi di esseri catalogate dai tibetani. Comprende geni, spiriti, fate, demoni, ecc.
MitakpaVedi "impermanenza"
MomoCarne macinata e condita, avvolta dalla pasta e poi cotta a vapore.
MopaIndovino inferiore a uno tsipa nell'arte della divinazione e che non è, come quest'ultimo, un astrologo.
Mudra( letteralmente "sigillo") è un gesto simbolico delle mani o delle dita. I mudra vengono usati molto nel buddhismo tibetano, sono movimenti, gesti, danze delle mani che vanno a completare tecniche, pratiche e meditazioni.
N
- Naga
Divinità delle acque. Secondo la leggenda, la grande opera intitolata "Prajna Paramita" è stata portata a Nagarjuna dai Naga che l'avevano conservata nel loro palazzo sotto l'oceano.
NagiDivinità femminile delle acque.
NarakaParola sanscrita che significa inferno, o meglio purgatorio. Né i buddhisti né gli indù credono all'esistenza di pene eterne. Naraka è utilizzato dai tibetani come una sorta di giuramento con imprecazione che significa: "che io finisca nei naraka se sono spergiuro".
NeljorpaLetteralmente, "colui che ha raggiunto la pace", ma nel senso corrente il significato è pressoché simile a quello dato in India al termine "Yogi" cioè mistico, asceta o iniziato a dottrine segrete.
NemoPadrona di casa. Formula di cortesia usata tra la gente dei villaggi e il popolo.
NgagpaColui che conosce le parole e formule segrete, gli "ngag"; esperti nell'arte di servirsene; maghi.
NichilismoVisione erronea che confonde la Vacuità con il nulla.
NirvanaLo stato aldilà del dolore e della sofferenza; libertà dal karma.
Nub DewachenParadiso occidentale della Grande Beatitudine, dove risiede Cenresig.
O
- Osel
Letteralmente "chiara luce", lo stato mentale più sottile e più incontaminato.
Ottuplice SentieroIl codice morale buddhista, che include il corpo, la parola e la mente: giusta parola, giusta azione, giusta condotta di vita, giusto sforzo, giusta consapevolezza, giusta concentrazione, giusta visione e giusta motivazione.
P
- Pa
Pallina di farina d'orzo. I chicchi sono arrostiti prima di essere macinati. Le palline si fanno inumidendo leggermente la farina con del tè imburrato o, in mancanza di tè, con acqua. Alcuni tibetani fanno le pa con la birra.
Pagpavedi "Arya"
Pagpa Cianciub SempaVedi "Arya Bodhisattva"
Pagpa Ghedunvedi "Arya Sangha"
Po LhaDio degli antenati di lignaggio paterno.
PonpoCapo.
PrajñäLetteralmente "perfetta conoscenza"; in base al contesto, può significare saggezza, comprensione, intelligenza, discriminazione o giudizio.
Prana (tib. lung)Energia vitale
PujaCerimonia religiosa di offerta.
PuranMelassa di canna da zucchero compressa in modo da formare palline o dolci di forme diverse.
PurukStoffa.
Q
- Quattro Nobili Verità
Il tema degli insegnamenti dati dal Buddha Sakyamuni nel suo primo discorso: la nobile verità della sofferenza, della causa della sofferenza, della cessazione della sofferenza e del Sentiero che conduce alla cessazione della sofferenza.
R
- Radgon
Enorme tromba tibetana, alcune misurano vari metri. Quando non sono usate, l'estremità è poggiata per terra. In uso, il lungo tubo poggia sulla spalla di molti uomini, posti l'uno dietro l'altro.
Reincarnatovedi Tulku.
RimpoceRimpoce (o, all'inglese, Rinpoche) significa letteralmente "riconosciuto", cioè l'appellativo dato a chi viene riconosciuto come la reincarnazione di un Lama precedentemente vissuto.
RiteEremo.
RolmoCembali
S
- Sädhana
Testo rituale tantrico che implica una vera e propria pratica meditativa.
SadhuAsceta errante induista.
Säkyamuni BuddhaSpesso chiamato Buddha Gautama; si riferisce all'ultimo Buddha, vissuto fra il 563 e il 483 a.C.
SamädhiAnche chiamato assorbimento meditativo o mente focalizzata su una sola cosa: è la più alta forma di meditazione.
SamathaAnche nota come meditazione della quiete; si tratta della meditazione seduta di base, nella quale in genere si segue il respiro mentre si osservano i processi mentali.
SamsäraEsistenza condizionata della vita ordinaria nella quale ha luogo la sofferenza in quanto si è ancora afflitti dall'ignoranza, dall'odio e dal desiderio. Il suo opposto è il nirväna
SangUn'oncia di argento. Valore equivalente a quello che in Cina gli stranieri chiamano "Tael".
SangyeVedi "Buddha"
ShampasColui che è in ritiro, nel "shams".
ShamsRitiro, pratica spirituale molto onorata in Tibet.
SiddhaUn praticante buddhista completamente realizzato.
SkandhaVedi "aggregati".
SongdusSottile pezzo di stoffa, annodato nel mezzo da un Lama, che vi incorpora una virtù magica che protegge dalla malattia e dagli incidenti. Si porta al collo.
StupaMonumento che racchiude reliquie e simboleggia la mente divina degli esseri illuminati.
SuniataVacuità, vuoto.
T
- Tantra
Gli insegnamenti e le pratiche avanzate del buddhismo, accessibili solo dopo un'iniziazione. Il Sentiero più rapido per l'Illuminazione.
TashaCasa privata di un monaco nel monastero. Questi ne è il proprietario o l'affitta a uno dei confratelli.
TeUnità di misura.
TegmenVedi "hinayana"
ThangkaStendardo buddista dipinto o ricamato, che si può arrotolare come i kakemoko giapponesi. E' appeso in un monastero o su un altare di famiglia e portato in processione da Lama o dai fedeli.
TormaPiramidi, fatte di pasta, impiegate nei riti magici o iniziazioni.
TrankaMoneta tibetana che vale più di un quarto di rupia indiana.
TsampaFarina di orzo, i cui chicchi sono arrostiti prima di essere macinati. E' l'alimento principale dei tibetani.
TsipaLetteralmente "calcolatore". L'uomo con questo titolo può essere contabile professore di matematica, ma quando si tratta di un membro del clero, lo tsipa è astrologo.
TsongpaMercante.
TsongponCapo mercante, padrone. Gli "tsongyogo", letteralmente servitori di mercante, sono i suoi impiegati.
TulkuUomini o donne considerati come reincarnazioni di eminenti personalità defunte o di avatara di divinità, coloro che gli stranieri chiamano impropriamente Buddha Viventi. Sono esseri molto elevati spiritualmente che hanno deciso di rinascere per aiutare tutti gli esseri viventi.
TumaRadici farinose dal gusto simile alla castagna.
TupaMinestra, zuppa.
V
- Vacuità
(in sanscrito "suniata"). Il reale modo di esistenza di tutti i fenomeni; la negazione dell'apparente esistenza autonoma di tutti i fenomeni; il vuoto.
VajraSolitamente tradotto come "adamantino"; può essere sia un oggetto tenuto in mano durante alcune cerimonie vajrayäna o anche un attributo du purezza e resistenza simile, appunto, a quella di un diamante.
VajrapaniDivinità tantrica che simboleggia l'onnipotenza della mente illuminata.
VinayaGli insegnamenti del Buddha relativi al corretto comportamento.
VipasyanäNota anche come meditazione della visione profonda; una pratica meditativa che sviluppa la comprensione della natura della mente.
Y
- Yamen
Uffici di un funzionario cinese.
Yidag (Preta)I tibetani, come gli indù, credono nell'esistenza di esseri miserabili dal corpo gigantesco, il collo filiforme e la bocca della grandezza della capocchia di uno spillo. Questi disgraziati sono nati sotto questa forma a causa di azioni commesse nelle loro vite precedenti. Il loro corpo, costituito in gran parte da un'enorme pancia, ha bisogno di una grande quantità di cibo che non riescono ad inghiottire con la bocca a capocchia di spillo e il collo filiforme. Per di più, l'acqua che vorrebbero bere si trasforma in fiamma quando costoro si avvicinano. Così fino al momento di una nuova incarnazione, sono sempre torturati dalla fame e dalla sete. Per pietà, i Lama e i laici devoti offrono loro ogni giorno acqua e alimenti, i quali, grazie alle parole rituali pronunciate dal donatore, non si trasformano in fiamma e possono essere inghiottiti dai poveri affamati. Questi esseri fantastici sono chiamati "yidaga" in tibetano e "preta" in tibetano.
YogaPratica spirituale che favorisce la completa integrazione di corpo e mente.
YoghiPraticante dello yoga.
YumSpose dei Lama seguaci delle dottrine tantriche, cui è permesso il matrimonio e talvolta vi sono anche obbligate. Sono chiamate "sang-yum", madre segreta o, più semplicemente, "yum", madre. La parola "yum" appartiene al linguaggio onorifico; in linguaggio ordinario, madre si dice "ama" o, più correttamente, "ma". Le cerimonie consuete di matrimonio non hanno luogo per unire questi Lama con le loro spose. La loro unione è consacrata dal guru (guida spirituale) del Lama che conferisce una speciale iniziazione a ognuno degli sposi. Tutti e due, allora, sono uniti da un legame sacro e mentre i matrimoni comuni posso essere sciolti dal divorzio, il loro è indissolubile. Lo scopo di questo matrimonio è di ordine mistico e non ha il compito di fondare una famiglia.
Yum ChenmoGiuramento tramite il sacro libro del Prajna Paramita, cui i tibetani danno l'epiteto deferente di Grande Madre (yum chenmo, appunto), cioè Saggezza che genera l'illuminazione spirituale dei Buddha.
Z
- Zen
Il mantello monastico a forma di toga.
ZomoFemmina proveniente dall'incrocio tra una "di" (femmina di yak) e un toro a pelo raso.
ZopaPazienza.
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