“Tutti noi cerchiamo la felicità ed evitiamo la sofferenza, abbiamo gli stessi bisogni e preoccupazioni. Inoltre vogliamo vivere liberi e avere il diritto di costruirci il nostro destino in quanto individui. Questa è la natura umana e i grandi cambiamenti che si stanno verificando ovunque nel mondo, dall’Europa orientale all’Africa, ne sono una chiara dimostrazione.
Allo stesso tempo, i problemi che dobbiamo affrontare oggi – conflitti violenti, degrado della natura, povertà e fame – sono in gran parte provocati dall’uomo. Si possono risolvere, ma solo grazie allo sforzo e alla comprensione umana, allo sviluppo di un senso di fratellanza. Per far questo dobbiamo diventare consapevoli delle nostre responsabilità nei confronti degli altri esseri umani e del pianeta su cui viviamo.”
Tenzin Gyatzo, nato nel 1936, è il quattordicesimo Dalai Lama – appellativo che significa “Oceano di saggezza” – del Tibet, capo spirituale e politico dimenticato, profeta disarmato che da quarant’anni resiste all’invasione cinese del Tibet. Vive in esilio a Dharamsala, nello stato indiano dell’Himachal Pradesh.