Ogni uomo determina il proprio destino attraverso le scelte fatte nell'attuale o nelle precedenti esistenze; ogni uomo è in potenza e senza saperlo un Budda. Ma se gli individui ordinari giacciono nell'oscurità e nel torpore, solo il Budda, Colui che si è risvegliato, ha raggiunto la totale consapevolezza di sé e del mondo. Figura di modernissima sensibilità spirituale, per molti aspetti paragonabile al Cristo, maestro di una « francescana » partecipazione al dolore degli altri, ma anche predicatore del distacco dal mondo, Budda è ideale di perfezione inferiore per gran parte dell'umanità, e oggetto del culto di milioni di uomini.
Hermann Oidenberg ci presenta la vitali la dottrina del Budda, delineando inoltre il profilo della comunità di discepoli che ne ha ereditato il messaggio. « Come si possono intrecciare molte collane da un mucchio di fiori, così pure molte buone cose possono essere compiute da un mortale, una volta che sia nato. » (Canone buddista, Dhammapada, 53).
Hermann Oidenberg (Amburgo, 1854 - Gottinga, 1920), professore di sanscrito presso le università di Berlino, Kiel e Gottinga, fu uno dei massimi indologi del suo tempo. Tra le sue molte opere spiccano quelle dedicate al buddismo, alla religione vedica e gli studi sulle Upanisad e
sul Mahabharata.