In cosa consiste la sottile relazione tra la mente e il corpo? Su questo tema cosa possono apprendere gli odierni scienziati dai maestri del pensiero buddhista?
È possibile, combinando la conoscenza orientale con quella occidentale, ottenere una nuova comprensione della natura della mente, delle potenzialità di crescita dell'essere umano e delle possibilità di salute mentale e fisica?
Questo libro esplora questi e altri temi, documentando nel contempo l'inizio di uno storico dialogo tra la scienza moderna e il Buddhismo. Basato su di un simposio nel quale il Dalai Lama e altri studiosi di filosofia indotibetana (Thurman, Goleman) hanno incontrato preminenti autorità nel campo della medicina, della psichiatria, della psicologia e psicobiologia. della neurobiologia e dell'educazione, il testo offre importanti nuove rivelazioni sulle funzioni della percezione, dell'attività cognitiva e sulla relazione mente/corpo.
Lo storico Amold Toynbee predisse che uno degli eventi più significativi del ventesimo secolo sarebbe state l'avvento in occidente del Buddhismo, che Albert Einstein ha definito 'filosofia universale'. Un incontro di culture che potrà produrre frutti di grande valore e una possibile preziosa alternativa alla crisi della civiltà moderna, che si manifesta nel consumismo dissennato, nell'inquinamento e nell'ingiustizia nella ripartizione dei beni e delle risorse.
La psicologia moderna ha una visione storica molto limitata, perchè ritiene che il movimento psicologico abbia avuto inizio in Europa e in America nell'ultimo secolo. Di certo, la maggior parte di psicologi e psichiatri risponderebbe che non esiste nessuna psicologia completamente sviluppata al di fuori dell'ambito del moderno pensiero occidentale. Tuttavia, è chiaro che ne esiste una, e che ha qualcosa di valido da offrire alle psicologie occidentali.
La psicologia buddhista offre a quella moderna l'opportunità di un dialogo genuino con un sistema di pensiero che si è evoluto al di fuori dei vari sistemi concettuali elaborati nella psicologia contemporanea.
Si tratta di un sistema di pensiero pienamente realizzato che dà la possibilità di sviluppare una visione complementare su varie questioni fondamentali: la natura della mente, i limiti delle potenzialità di crescita dell'essere umano, le possibilità di salute mentale, i mezzi e metodi per operare il cambiamento e la trasformazione della psiche.
I risultati della ricerca compiuta dagli scienziati di Harvard, che è solo agli inizi, anche se i primi esperimenti sulla meditazione risalgono a più di dieci anni fa, hanno dimostrato gli straordinari effetti della pratica dei meditatori tibetani.
Daniel Goleman, psicologo e giornalista del New York Times partecipante al simposio, dopo aver esaminato le trasformazioni psico-fisiche dei meditatori tibetani, provocate dalla pratica meditativa conosciuta come 'calore interiore', (in tibetano: Tum-mo) ha affermato: 'Esaminando cos'altro vi possa essere di valido, per la vita moderna, in questo campo, potremo scoprire che vi sono ulteriori fenomeni, in cielo e in terra, di cui neppure sospettiamo l'esistenza nella nostra odierna psicologia'.