Nel 1935 un bambino di due anni nato nel piccolo villaggio di Taktser du individuato come la reincarnazione del tredicesimo Dalai Lama.
Si sarebbe trovato a fronteggiare la pagina peggiore della storia del suo Paese: l'invasione cinese e la fuga in un esilio che dura tuttora.
Dalla terra indiana che lo accolse Kundun - ovvero "la Presenza" per i tibetani - decise di raccontare la sua storia in questo libro straordinario.
Era un modo per far conoscere al mondo la magia del Paese delle Nevi e la tragedia di un popolo oppresso.
Era il primo passo di una scommessa con la storia che il popolo tibetano e la sua guida attendono ancora di vincere.