L'Allenamento interiore in 7 punti venne introdotto in Tibet dal Maestro indiano Atisha, ove tutte le situazioni quotidiane vengono utilizzate per liberarsi dal giogo dell'ego e mettersi al servizio degli altri. E' esposta, fra l'altro, una tecnica che è stata definitiva "la più cristica" del buddhismo tibetano: la pratica del tonglen, che consente di farsi carico della sofferenza altrui in cambio della propria felicità. Inoltre vengono date chiare direttive per il trasferimento della coscienza, ovvero l'abbandono cosciente del corpo nel momento preciso della morte.
Il linguaggio chiaro e diretto con cui il grande maestro si esprime ci ricorsa come quanto insegna sia non tanto il frutto si un sapere accademico -pur vasto- quanto la manifestazione spontanea del suo stato di illuminazione.