La mente allo specchio presenta sette opere fondamentali della dottiuna Ch'an, la scuola buddhista cinese, come tutte durante la dinasta T'ang (618-907 d.C.), epoca di grande fioritura culturale e filosofica. Si tratta dei testi più antichi del Ch'an, in cui è già possibile rintracciare in nuce tutti gli elementi che ne caratterizzeranno l'evoluzione successiva. Attraverso la traduzione, condotta direttamente sugli originali cinesi, e il commento ai brani, Leonardo Vittorio Arena ci conduce alla scoperta degli aspetti nodali di un pensiero antirazionale e antispeculativo che, sospendendo il dualismo tipico della filosofia occidentale, permette alla mente di "contemplare allo specchio la propria nudità". Solo così sarà possibile uscire dalle pastoie del linguaggio e della logica comuni, che tutto pretendono di nominare e classificare, e contemplare la realtà. E solo così si potrà raggiungere la suprema condizione dell'illuminazione.