Coloro che sono alla ricerca di una vita spirituale finalmente liberata dai formalismi istituzionali e dai simbolismi obsoleti troveranno in questo libro un originale e persuasivo percorso di saggezza. Nessuno meglio di Alan Watts sa descrivere quei particolari istanti durante i quali l'essere umano può penetrare, e anche vivere, il regno dell'indefinito, del Dio supremo, dell'essenza ultima della vita o, in definitiva, comunque la si voglia chiamare, della realtà dell'essere.
L'autore propone la conoscenza e la pratica dello zen come efficace strumento di difesa dalla perdita dell'autocontrollo personale indotta dalla ipertecnologia e frenetica società moderna. L'obiettivo è quello di ridurre il divario (presunto) tra il pensiero occidentale e quello orientale, facendo risalire certe manifestazioni della nostra filosofia (Wittgenstein, esistenzialismo, semantica generale, metalimguistica eccetera) al pensiero filosofico orientale.