Esistono ruote di preghiera di diverso tipo e dimensione. Non tutte sono portatili. E' normale trovare file di ruote della grandezza di un secchio poste su supporti di legno lungo camminamenti attorno a monasteri e altri luoghi sacri, a beneficio dei pellegrini che li visitano. Le ruote più grandi sono costruite affinchè ricevano potere dall' acqua che scorre, dalla luce delle fiamme e dal soffio del vento che le muovono, e che poi potranno trasmettere il karma positivo a chiunque toccheranno.
Ne esistono due tipi: quelle portatili, o affisse ai cancelli dei monasteri o attorno agli stupa. Quelle di tipo portatile sono ruote cilindriche con un coperchio removibile che nasconde una cavità entro cui è attorcigliata una striscia di carta molto lunga e sottile, che riporta innumerevoli ripetizioni del mantra om mani padme hung in caratteri tibetani. Il mantra è anche impresso sulla parte esterna della ruota, agganciata a una maniglia di legno tramite un asse di metallo. Un perno di piombo con una catena è attaccato al cilindro al fine di facilitare la rotazione. Quando la ruota gira, la preghiera che porta si staglia nell' aria e il vento la trasporta in tutto il mondo.Per questo motivo, mille giri della ruota equivalgono a mille recitazioni della preghiera. Crediamo che ogni rotazione della ruota di preghiera corrisponda a una recitazione del mantra, e che questa pratica religiosa permetta di accumulare meriti e sostituire la negativitïà con effetti positivi, generando un buon Karma. I tibetani quindi utilizzano le ruote della preghiera per elargire a tutti gli esseri senzienti benedizioni spirituali e invocare un buon karma per la vita successiva. Le persone fanno girare la ruota di giorno e di notte, mentre conversano o riposano, ogni volta che hanno le mani libere, mormorando il mantra. I Buddisti la girano in senso orario, i seguaci di Bon in senso antiorario.
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