Siamo lieti di informarvi che dal 26 al 28 ottobre, un gruppo di monaci dell'Università Monastica di Sera Je (India), si cimenterà a Sondrio (presso la Sala delle Acque del BIM, in Lungo Mallero Diaz 18), nella costruzione di un Mandala, una rappresentazione simbolica dell'universo, spesso usato nell'ambito di meditazioni o di cerimonie particolari (iniziazioni, ecc.).
Il programma della manifestazione (ingresso libero e gratuito) è il seguente:
venerdì 26 ottobre:
ore 10, inaugurazione e inizio della costruzione
ore 17.30, conferenza sul significato del Mandala, con la partecipazione di Ghesce Sonam, Maestro del Mandala e il prof. Renzo Rossin, psicologo clinico.
sabato 27 ottobre (dalle 10 alle 18)...il Mandala prende forma...
domenica 28 ottobre (dalle 10 alle 17)...la costruzione si completa
ore 17, cerimonia di dissoluzione del Mandala e distribuzione al pubblico.
Per tutti i tre giorni della manifestazione, dalle 10 alle 18 si potrà assistere dal vivo alla costruzione del Mandala e visitare una mostra fotografica sul Tibet all'interno della sede del BIM. Sarà anche allestito un mercatino di artigianato tibetano, i cui proventi saranno interamente devoluti a favore dei progetti umanitari ed educativi del Monastero di Sera Je.
Info: 328 7689759
Qualche informazione in più sul Mandala.
Il Mandala rappresenta una delle più alte espressioni spirituali, oltre che artistiche, della tradizione del Buddhismo tibetano. E' il risultato di un lungo e meticoloso lavoro, che può durare giorni, da parte di monaci specializzati e autorizzati nello svolgimento di tale pratica.
La creazione del Mandala consiste nel realizzare un disegno di sofisticata bellezza e dal valore fortemente spirituale, seguendo linee precedentemente tracciate su una grande superficie geometrica, entro cui si inscrive una circonferenza. Letteralmente, infatti, in sanscrito il termine "Mandala" sta a significare "cerchio", che nella sua accezione religiosa va a indicare uno spazio, geometrico e sacro, di affascinante mistero per chi non è buddhista e di profonda meditazione per chi lo è. Uno spazio all'interno del quale sono descritti i nessi sottili fra l'uomo e l'universo, vale a dire il collegamento fra l'uomo e la divinità, che risiede al centro, pervadendo in tutte le direzioni la sua Buddhità. La pratica di costruzione di un Mandala è eseguita dai monaci attraverso l'uso di speciali cannucce, che spostano con millimetrica precisione finissime sabbie colorate, cui si aggiungono talvolta polveri di erbe e fiori o frammenti di pietre colorate. Nell'antichità venivano utilizzate anche gemme e pietre preziose, come il lapislazzuli, usato per il suo blu intenso, o il rubino, per il suo rosso profondo.
L'iconografia tradizionale del Mandala è articolata e complessa, il cui studio specifico richiede una profonda applicazione. Si tratta, per riassumerne in breve le caratteristiche, della proiezione su un piano bidimensionale di un palazzo a pianta quadrata, posto al centro dello schema, a cui si potrà avere gradualmente accesso attraverso una fitta sequenza di tracciati geometrici che lo precedono.
E' interessante sapere che, terminata la cerimonia del Mandala, le sue sabbie verranno disperse nel corso d'acqua più vicino, così da simboleggiare la transitorietà dei fenomeni. Si ritiene inoltre che il mandala agisca come mezzo di purificazione e di guarigione, e che assistere alla sua costruzione sia un'immensa benedizione. Oltre ad accompagnare importanti rituali religiosi, i Mandala vengono creati anche allo scopo di portare pace e armonia del luogo in cui vengono costruiti, incrementando il karma positivo di chi assiste alla loro realizzazione.