Questo formaggio, che spesso viene essiccato, è considerato una vera prelibatezza, se si ha l’accortezza di non odorarlo –ha un sapore intenso e affumicato– e di prenderlo con un pezzo di carta. Ha un gusto un po' particolare ma è molto buono e, col pane, è davvero un piatto unico. Lo tsampa è molto nutriente ma, al palato occidentale, molto difficile da apprezzare. Per l'economicità e la facilità di preparazione e di trasporto è un cibo usato specialmente da nomadi e pellegrini. Il tè salato tibetano viene usato anche per accompagnare questo piatto nazionale, costituito da farina d’orzo, oppure di grano o di riso, arrostita e mescolata con il burro di yak: buona e nutriente, se si riesce a ingollarla. Il burro ha un posto importantissimo nella vita tibetana; col burro si pagano in gran parte le tasse, il burro si porta in dono e si riceve in dono, il burro si discioglie nel tè emulsionandolo con la soda, di burro le donne si spalmano la faccia e i capelli, col burro ci si ripara dal freddo e dal vento ungendosi il corpo, il burro si offre agli dei, il burro arde nelle lampade, col burro si puliscono le pitture, il burro – naturalmente – si mangia, e – se rancido – serve come medicinale; ovunque burro, sempre burro! |