I mantra vengono spesso ripetuti centinaia o migliaia di volte. Il japa mala viene utilizzato allo scopo di potersi concentrare, durante la ripetizione del Nome di Dio, sul suono e sul significato del mantra stesso, così come viene ripetuto o cantato, potendo così evitare di pensare al numero di ripetizioni eseguite. Ogni volta che il mantra viene ripetuto, le dita fanno scorrere il mala di un seme, passando quindi al seme successivo. Il numero di semi è variabile a seconda della grandezza del japa mala; tuttavia, il numero più ricorrente è sicuramente 108. Il 109° seme di un mala è chiamato sumeru o seme del Guru. Il conto delle ripetizioni dovrebbe sempre incominciare con un seme vicino al sumeru. Nella tradizione indù, se bisogna eseguire più ripetizioni di un japa mala, si inverte la direzione di rotazione quando si raggiunge il sumeru, invece di oltrepassarlo. |