La dimensione spirituale di questa usanza tibetana, nata nell' XI secolo, non ha niente a che fare con credenze di una cultura straniera ma è una importante componente di uno sviluppo che il Dalai Lama chiama "Conoscenza dello Spirito". Una conoscenza sviluppata da una profonda ed attenta osservazione della natura dello Spirito e della connessione tra tutti i fenomeni. Non meraviglia che sia la medicina sia la scienza moderne confermino la coerenza di questi pensieri. Nessuna delle azioni del nostro corpo, della nostra parola e del nostro spirito restano sterili; ognuna porta ad un risultato. Questo risultato è strettamente collegato ai motivi che le hanno generate. Così anche l'uso grazioso e semplice di appendere le bandiere di preghiera diffonde buoni auspici a tutti gli esseri viventi. Il vento, facendo sventolare le bandiere, porta in tutto il mondo i buoni pensieri e le preghiere che vi sono state impresse. La loro presenza ci ricorda la forza delle nostre aspirazioni e desidera aiutarci nella vita quotidiana.
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Le bandiere sono impresse sui cinque differenti colori che sono collegati ai cinque elementi. Blu: Aria/Cielo, Bianco: Spazio, Rosso: Fuoco, Verde: Acqua: Giallo: Terra. Il cavallo del vento, rappresentato al centro, simboleggia la direzione e la velocità con la quale i desideri vengono trasmessi. Al centro delle bandiere (dzog.chen) il cavallo del vento (lung-tha) descrive le trasformazioni dello Spirito che riesce persino a tramutare gli ostacoli in situazioni favorevoli. Nella parte superiore sono stampati antichi Mantra tradotti in tibetano dal sanscrito che dirigono la forza spirituale emessa da noi stessi e dall'ambiente circostante. La parte inferiore recita il seguente Mantra: * Ognuno/a nato/a sotto i dodici segni delle stelle del cielo ed ognuno/a che si trova in rapporto con loro, con loro affine od unito/a, possa avere una lunga vita. * Possa ognuno avere una salutare evoluzione sia nello sviluppo spirituale come pure nella vita materiale. * Possano tutti avere un'esistenza dignitosa, trascorsa tra felici circostanze e vivere una vita in armonia nella quale i desideri si avverino.
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Il periodo più propizio per appendere le bandiere di preghiera al vento è al Losar, il capodanno tibetano che coincide con la luna nuova di febbraio, oppure in un giorno di luna piena od in un giorno della prima quindicina di ogni mese del calendario lunare. L'ora migliore è al mattino presto con chiari e forti propositi altruistici ed un desiderio personale. Possano tutti gli esseri senzienti vivere in serenità e mai essere separati dalla felicità.
Trad.Sherpa Daju
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