S. S. il XIV DALAI LAMA

 

 

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Vivendo in questa società, dovremmo condividere le sofferenze degli altri cittadini e dovremmo praticare compassione e tolleranza non solo verso coloro che amiamo ma persino verso i nostri nemici. Questo sarà il test che comproverà la nostra forza morale.

Dobbiamo dare esempio della validità della nostra pratica, poichè non possiamo convincere gli altri del valore della religione solo attraverso le parole. Dovremmo inoltre vivere in accordo agli alti standard di integrità e di sacrifici che chiediamo agli altri.
Lo scopo ultimo di ogni religione è di servire e beneficiare tutta l'umanità. Per questo è così importante che la religione venga sempre usata per portare felicità e pace a tutti gli esseri e non solo per convertire gli altri.
(Dalai Lama)


 


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A PROPOSITO DI APERTURA MENTALE E DI PROSELITISMO...

Il leader tibetano consiglia di conservare la fede con la quale si è cresciuti. "Ho conosciuto persone che cambiando religione hanno attraversato difficoltà".

Il Dalai Lama: non abbandonate il cristianesimo per il buddhismo.
E' tornato a ripeterlo nella laica Francia, il Dalai Lama, e proprio nei giorni in cui il cattolicesimo celebra i 25 anni di pontificato del Papa: ´Non convertitevi, non abbandonate il cristianesimo per abbracciare il buddhismo'. Il leader spirituale e politico del Tibet, in esilio dal 1959, ha parlato dai microfoni di radio France, affrontando un tema che non può non affrontare durante i suoi viaggi in Occidente, quando le sue conferenze raccolgono migliaia di spettatori.
 


 
Dal 1391 sino ai giorni nostri nel Tibet si sono reincarnati quattordici Dalai Lama. Sono chiamati "Sua Santità" e considerati dei Bodhisattva, cioè grandi maestri spirituali che hanno ormai superato il giogo delle morti-rinascite, ma tornano a reincarnarsi per aiutare l'umanità.

Ogni Dalai Lama predice l'epoca e il luogo della sua reincarnazione e anche il Grande Tredicesimo Dalai Lama aveva annunciato che sarebbe rinato poco dopo nel Nord-Est del Paese.

Così avvenne.

 

  Sua Santità il XIV Dalai Lama

Nato il sei luglio 1935, in un piccolo villaggio del nord-est del Tibet, Tenzin Ghiatso viene riconosciuto, prima ancora di aver compiuto tre anni, come la reincarnazione dei suoi tredici predecessori, manifestazioni terrestri di Cenresig, bodhisattva della compassione.

A quattro anni Tenzin Ghiatso viene posto sul trono di Lhasa, capitale del Tibet, con lo scopo di assumere, all’età consentita, la direzione del suo popolo. A sei anni diviene monaco e riceve un’educazione estremamente qualificata, per essere formato spiritualmente e preparato a dirigere il paese.


 

  Un Appello al Popolo Cinese da parte di Sua Santità il XIV Dalai Lama

Oggi vorrei salutare con il cuore i miei fratelli e sorelle cinesi nel mondo, in particolare quelli nella Repubblica Popolare Cinese. Alla luce dei recenti sviluppi in Tibet, vorrei condividere con voi i miei pensieri riguardo le relazioni tra il popolo tibetano e il popolo cinese, a fare un mio personale appello a tutti voi.
 

  Discorso di Sua Santità il Dalai Lama
in occasione del 10 Marzo 2008
49° anniversario dell'insurrezione nazionale tibetana


In occasione del 49° anniversario della pacifica insurrezione del popolo tibetano, avvenuta a Lhasa il 10 marzo 1959, offro le mie preghiere e rendo omaggio agli uomini e alle donne del Tibet che con coraggio hanno sopportato inenarrabili privazioni e sacrificato le loro vite per la causa del popolo tibetano. Esprimo la mia solidarietà a coloro che oggi subiscono la repressione e i maltrattamenti. Saluto i tibetani dentro e fuori il Tibet, i sostenitori della nostra causa e tutti coloro che amano la giustizia.

 

  Discorso di Sua Santità il Dalai Lama
in occasione del 10 Marzo 2001
42° anniversario dell'insurrezione nazionale tibetana


Oltre 50 anni or sono il Tibet fu occupato dalla Cina. Sono trascorsi più di 40 anni da quando migliaia di tibetani iniziarono la loro esistenza di profughi. Tre generazioni di tibetani hanno vissuto nel più buio periodo della nostra storia sopportando terribili difficoltà e sofferenze. Però la questione tibetana è ancora viva. Sia che il governo cinese lo ammetta o meno, il mondo è consapevole della grave situazione in Tibet, non solo nella Regione Autonoma Tibetana ma anche nelle altre aree tibetane. Il precedente Panchen Lama, nella petizione in 70.000 caratteri inviata alle autorità di Pechino nel 1962, aveva chiaramente denunciato la terribile situazione in cui versava il Tibet. Da allora, sebbene vi siano stati alcuni miglioramenti, la situazione rimane ancora molto grave. Il problema tibetano continua ad essere non solo una continua fonte di imbarazzo per la Cina a livello internazionale, ma è anche dannoso e pericoloso per la stabilità e l'unità della Repubblica Popolare Cinese.



 

  Dichiarazione di Sua Santità il Dalai Lama
sul Panchen Lama
(rilasciata a Dharamsala, India)
29 novembre 1995


La ricerca e il riconoscimento della reincarnazione del Panchen Lama è un affare religioso.
 

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L'U.B.I. è stata fondata a Milano nel 1985 da centri buddhisti di tutte le tradizioni presenti in Italia che sentivano la necessità di unirsi e cooperare, come era già accaduto in altri paesi europei.

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